giovedì 8 ottobre 2015

Soldano (IM), Oratorio di S. Giovanni Evangelista (XV sec.)

Attualmente il più antico documento in cui è citato l'oratorio di San Giovanni Evangelista è il testamento di Domenico Soldano q. Francesco di Soldano del 16 marzo 1514. Nelle ultime volontà di Domenico si legge che lo stesso chiede di essere sepolto in cimitteriis ecclesie Sancti Iohannis Evangeliste cui lascia 5 soldi per la remissione dei peccati ed un testone da 11 grossi causa et occaxione depingi faccere imaginem predicti Sancti Iohannis Evangeliste.
La chiesa, ... anticamente era più piccola e aveva l'ingresso da sud; in seguito fu ingrandita con conseguente riorientamento dell'asse in direzione nord-sud e spostamento dell'ingresso sul lato nord. Dopo la costruzione della nuova parrocchiale, ... fu rifatta la facciata ...


da Soudan



mercoledì 19 agosto 2015

Sanremo (IM), Chiesa della Madonna degli Angeli

La realizzazione della fabbrica originaria è da ascrivere ai Minori Osservanti della Regola di S. Francesco (che risiedevano nell'attiguo convento) verso la II metà del XV secolo. Successivamente la chiesa venne ascritta alla custodia spirituale e temporale dei Padri Riformati. Fu rielaborata e architettonicamente modificata in varie epoche sino alla totale (ed in qualche modo tragica) RICOSTRUZIONE SETTECENTESCA quando venne realizzata la rettilinea FACCIATA, corrispondente ai canoni del gusto tardobarocco. L'interno è caratterizzato da tre ariose navate in cui si alternano pilastri, lesene e semicolonne. 
Sulla ricostruzione ecco qui di seguito quanto si riesce ad evincere dal Manoscritto Borea
"1751. 11 7bre. Il M.t° R.do P.re Giantommaso Porrata da Genova, Guardiano di questo Convento de Riformati [si legge ancora nel Manoscritto Borea] supplica il M.co Consiglio acciò venga riparato alla Chiesa di N.a Signora delli Angioli, altre volte chiamata S.a M.a della Consolazione, quale minaccia ed inabile a celebrarvisi le S.e Messe. I1 M.co Consiglio in coerenza ellegge Fabbricceri della med.ma Chiesa 6 diputati senza pregiudicio delli giuri ("diritti") della Comunità sulla stessa Chiesa.
1752. 8 Luglio. Il Magnifico Consiglio sulle istanze de Sig.ri Fabbriccieri Diputati e del P.re Guardiano dà facoltà a d.i Diputati di gettar a terra la Chiesa di S. M.a degli Angioli e delibera L. 400 da spender in vantaggio della stessa; come pure dà l'aotorità a medesimi di vender i siti delle Cappelle di essa Chiesa decaduta alla M.ca Comunità a que soggetti meglio visti per spendere il ricavato da essi nella fabbrica della stessa Chiesa.
1752. 7 Aprile: si diede principio alla escavazione della soglia della Chiesa da Levante nel Chiostro,e davanzale di d.i P.ri et alli 18 si mise la prima Pietra da M.ro Pietro Asquasciato q. Giac.° d.° Perroccio, onde si andava escavando, e murando d.a soglia quando pervenuti al mezzo della Chiesa vi era ancor la semplice muraglia del corridore dello Chiostro che reggeva quantità di getto, questa si abbatte e vi restarono rnorti un frattello per nome Fra Pasquale di Verezo, M.ro Fran.co Sasso q. M.ro Carlo, e due giovani di Bajardo restarono sotto d.° muro maltrattati, che tra un mese guarirono, e per rottura col P.re Guardiano M.ro Piero Perroccio passò la direzione della Fabrica in M.° Giacinto Rettondo del Porto Morizio che continuò sino a Xbre."