mercoledì 19 agosto 2015

Sanremo (IM), Chiesa della Madonna degli Angeli

La realizzazione della fabbrica originaria è da ascrivere ai Minori Osservanti della Regola di S. Francesco (che risiedevano nell'attiguo convento) verso la II metà del XV secolo. Successivamente la chiesa venne ascritta alla custodia spirituale e temporale dei Padri Riformati. Fu rielaborata e architettonicamente modificata in varie epoche sino alla totale (ed in qualche modo tragica) RICOSTRUZIONE SETTECENTESCA quando venne realizzata la rettilinea FACCIATA, corrispondente ai canoni del gusto tardobarocco. L'interno è caratterizzato da tre ariose navate in cui si alternano pilastri, lesene e semicolonne. 
Sulla ricostruzione ecco qui di seguito quanto si riesce ad evincere dal Manoscritto Borea
"1751. 11 7bre. Il M.t° R.do P.re Giantommaso Porrata da Genova, Guardiano di questo Convento de Riformati [si legge ancora nel Manoscritto Borea] supplica il M.co Consiglio acciò venga riparato alla Chiesa di N.a Signora delli Angioli, altre volte chiamata S.a M.a della Consolazione, quale minaccia ed inabile a celebrarvisi le S.e Messe. I1 M.co Consiglio in coerenza ellegge Fabbricceri della med.ma Chiesa 6 diputati senza pregiudicio delli giuri ("diritti") della Comunità sulla stessa Chiesa.
1752. 8 Luglio. Il Magnifico Consiglio sulle istanze de Sig.ri Fabbriccieri Diputati e del P.re Guardiano dà facoltà a d.i Diputati di gettar a terra la Chiesa di S. M.a degli Angioli e delibera L. 400 da spender in vantaggio della stessa; come pure dà l'aotorità a medesimi di vender i siti delle Cappelle di essa Chiesa decaduta alla M.ca Comunità a que soggetti meglio visti per spendere il ricavato da essi nella fabbrica della stessa Chiesa.
1752. 7 Aprile: si diede principio alla escavazione della soglia della Chiesa da Levante nel Chiostro,e davanzale di d.i P.ri et alli 18 si mise la prima Pietra da M.ro Pietro Asquasciato q. Giac.° d.° Perroccio, onde si andava escavando, e murando d.a soglia quando pervenuti al mezzo della Chiesa vi era ancor la semplice muraglia del corridore dello Chiostro che reggeva quantità di getto, questa si abbatte e vi restarono rnorti un frattello per nome Fra Pasquale di Verezo, M.ro Fran.co Sasso q. M.ro Carlo, e due giovani di Bajardo restarono sotto d.° muro maltrattati, che tra un mese guarirono, e per rottura col P.re Guardiano M.ro Piero Perroccio passò la direzione della Fabrica in M.° Giacinto Rettondo del Porto Morizio che continuò sino a Xbre."